Assicurazione sulla vita: come funziona?

Avrai sicuramente sentito parlare dell’assicurazione sulla vita, però vuoi saperne di più: sei nel posto giusto!
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Ti sei mai chiesto quali conseguenze possa causare ai tuoi familiari un evento inatteso come la tua premorienza?
Sicuramente stiamo parlando di un argomento molto difficile da affrontare, però è importante farlo se vuoi proteggere le persone che dipendono dalle tue entrate finanziarie.
Se un figlio o un coniuge dipendono economicamente dalle tue entrate, oltre al dolore emotivo dato dal lutto subito, potrebbero dover aggiungere anche il problema delle mancate risorse finanziarie su cui facevano affidamento per il loro sostentamento economico.
Diventa quindi fondamentale avere in piedi una protezione a tutela delle esigenze finanziarie dei nostri cari, perché nessuno può prevedere se e quando si verificherà un evento così devastante.
Per ovviare a questo problema, la soluzione migliore è sottoscrivere una polizza di assicurazione sulla vita e, nel caso specifico, una temporanea caso morte.
Vediamo quindi nel dettaglio come funziona questa assicurazione e quali sono le sue caratteristiche principali.
In questo post si parla di:
- Come funziona l’assicurazione sulla vita Temporanea Caso Morte
- La scadenza del contratto di copertura
- Il capitale assicurato
- Chi sono i soggetti beneficiari della polizza?
- Quali sono i costi di un’assicurazione Temporanea Caso Morte?
- Cosa succede in caso di decesso prima della scadenza dell’assicurazione Temporanea Caso Morte?
- Cosa succede in caso di vita alla scadenza dell’assicurazione Temporanea Caso Morte?
- Quando stipulare una polizza sulla vita Temporanea Caso Morte?
- Quali sono i vantaggi fiscali?
- A quali clausole bisogna fare attenzione?
- Come scegliere la migliore assicurazione sulla vita Temporanea Caso Morte
Come funziona l’assicurazione sulla vita Temporanea Caso Morte
Un’assicurazione sulla vita temporanea caso morte è un contratto che protegge e sostituisce le mancate entrate economiche causate dalla premorienza.
La compagnia assicurativa, a fronte del pagamento di un premio ricorrente, si impegna ad elargire al beneficiario un corrispettivo, sotto forma di capitale, nel caso in cui il soggetto assicurato venga a mancare prima di una data prestabilita contrattualmente.
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Le principali caratteristiche di questa polizza sulla vita sono dunque:
Vediamoli uno alla volta.
La scadenza del contratto di copertura
La scadenza del contratto è un fattore molto importante che spiega il motivo per cui questo tipo di polizze si chiama “temporanea” caso morte.

Normalmente le polizze sulla vita vengono stipulate per proteggere i figli minorenni studenti, o il coniuge che percepisce un reddito inferiore o addirittura assente.
Oppure per proteggere tutti e due.
Se però entrambi i coniugi percepiscono un reddito che contribuisce in modo abbastanza equo al mantenimento dello stile di vita della famiglia, allora la cosa migliore da fare è proteggersi a vicenda con più polizze reciproche.
Se si è co-responsabili del mantenimento economico del nucleo familiare, allora bisogna proteggersi adeguatamente e in parti uguali.
Il capitale assicurato
La scelta dell’ammontare di capitale da assicurare è un altro passaggio delicato, in quanto rappresenta un fattore importante per definire il livello del premio.
Per riuscire a delineare un importo che assicuri un’adeguata protezione e tranquillità ai beneficiari è utile farsi aiutare da un professionista che sia in grado di analizzare la situazione e definire il calcolo corretto dell’importo da coprire.
Per poter prendere la decisione migliore è utile sapere che il capitale assicurato può rimanere costante per tutta la durata del contratto, oppure può decrescere piano piano, mentre avanza la data di scadenza.
Non esiste quindi una regola fissa che vada bene per tutti.
E’ necessario valutare caso per caso.
Chi sono i soggetti beneficiari della polizza?
I soggetti coinvolti nella stipula della polizza sulla vita temporanea caso morte sono 4:
- contraente: chi stipula e firma la polizza, oltre a pagare i premi ricorrenti;
- assicurato: chi viene coperto dall’assicurazione;
- beneficiario: chi riceve il capitale nel caso in cui si presenti l’evento inatteso;
- compagnia: la compagnia di assicurazione che elargisce il capitale.
All’atto pratico il contraente e l’assicurato possono essere due persone diverse, e allora si parla di assicurazione sulla vita di terzi.
Ad esempio, questo è il caso in cui uno dei due coniugi assicura la vita dell’altro a favore del figlio come beneficiario.
Oppure possono essere la stessa persona, e allora si parla di assicurazione sulla vita propria.
Ad esempio, questo è il caso in cui il padre è sia l’assicurato che il soggetto che firma la polizza e paga i premi.
E visto che ne stiamo già parlando, vediamo di capire quali sono i costi di un’assicurazione sulla vita.
Quali sono i costi di un’assicurazione Temporanea Caso Morte?

Innanzitutto dobbiamo specificare che il premio di una assicurazione sulla vita temporanea caso morte rappresenta un investimento in sicurezza e tranquillità per i nostri cari che nessun altro tipo di soluzione può offrire.
Detto questo, è opportuno pagare un premio congruo alle proprie esigenze, ed evitare inutili spese eccessive.
Da questo punto di vista il primo fattore rilevante è l’età dell’assicurato.
Se ci mettiamo per un momento dalla parte della compagnia assicurativa, possiamo ragionare sul fatto che più avanza l’età dell’assicurato, più aumenta la probabilità che l’evento inatteso si possa presentare.
Per questo motivo, maggiore è l’età della persona assicurata, maggiore sarà il premio ricorrente da pagare.
Poi, ovviamente, sul premio incide anche lo stato di salute e lo stile di vita dell’assicurato.
Un soggetto perfettamente sano pagherà un premio decisamente più basso rispetto ad un soggetto che presenta una storia medica particolare.
Così come un fumatore avrà un premio maggiorato rispetto a chi non fuma.
A tal proposito, durante la fase di stipula deve essere riempito un questionario che indica le condizioni mediche e le eventuali malattie contratte nel corso del tempo.

Non conviene affatto falsificare le risposte di questo questionario per cercare di ottenere un premio più basso, perché è un rischio molto alto.
Se durante le verifiche di routine per emettere il risarcimento la compagnia se ne accorge, può liberamente decidere di non elargire il capitale contrattualmente pattuito.
Ad ogni modo, tutti i fattori che possono portare ad un aumento della probabilità che si presenti l’evento inatteso fanno automaticamente aumentare il livello del premio.
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Cosa succede in caso di decesso prima della scadenza dell’assicurazione Temporanea Caso Morte?
Se l’assicurato viene a mancare prima della scadenza della polizza temporanea caso morte, scatta la copertura contrattuale e i beneficiari designati ricevono la somma di capitale contrattualmente pattuita.
Per questo tipo di polizze viene spesso utilizzata la forma del capitale in un’unica soluzione, invece della rendita vitalizia.
Attenzione però a non commettere l’errore di stipulare una polizza sulla vita senza comunicarlo ai diretti beneficiari.
Bisogna che l’eventuale beneficiario sia al corrente della copertura assicurativa perché potrebbe perdere il diritto a ricevere il capitale assicurato.
Infatti nella stipula della polizza viene stabilito un periodo, se si presenta l’evento inatteso, entro il quale bisogna far valere tale diritto.
Si tratta del famoso caso delle polizze dormienti, ovvero quei contratti assicurativi non eseguiti che finiscono per essere devoluti ad un fondo speciale.
In genere questo periodo in genere è di 10 anni dall’evento inatteso o dalla scadenza contrattuale.
E’ quindi sempre fondamentale mettere al corrente il beneficiario della copertura assicurativa che lo riguarda.
Cosa succede in caso di vita alla scadenza dell’assicurazione Temporanea Caso Morte?
Quando si raggiunge la scadenza di una polizza temporanea caso morte e l’assicurato è ancora in vita, il contratto di copertura si estingue e termina l’obbligo per il contraente di pagare i premi ricorrenti.
Contestualmente decade anche la copertura assicurativa e, a seguito di ciò, la compagnia non è più obbligata a risarcire i beneficiari.
Quando stipulare una polizza sulla vita Temporanea Caso Morte?
Data la sua natura e il suo scopo, ci sono due casi particolari in cui conviene stipulare una polizza sulla vita temporanea caso morte:
- A seguito della contrazione di un debito (mutuo, finanziamento ecc…)
- Per la generale tutela di familiari economicamente dipendenti
Nel primo caso, per evitare che la premorienza sposti il peso dell’onere da ripagare sulle spalle dei propri familiari, è importante sottoscrivere una polizza temporanea caso morte che liberi i beneficiari da questo tipo di problema.
Normalmente sono le banche stesse che richiedono la stipula di una assicurazione sulla vita che abbia una durata pari a quella del mutuo.
Per quanto riguarda invece il secondo caso, abbiamo già visto come sia fondamentale coprire figli e coniuge che non sono economicamente autosufficienti.
Quali sono i vantaggi fiscali?
Dal punto di vista fiscale la normativa cambia con una certa frequenza.
Attualmente i premi assicurativi delle assicurazioni sulla vita temporanee caso morte sono detraibili al 19%, con un tetto massimo fissato a 530 € annui.
Per approfondire questo è il testo del decreto pubblicato in gazzetta ufficiale.
Per poterne usufruire però il contratto deve avere una durata superiore ai 5 anni e non deve consentire la concessione di prestiti.
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A quali clausole bisogna fare attenzione?

Come ogni contratto assicurativo, bisogna prestare molta attenzione ad alcune clausole e aspetti particolari.
Il periodo di carenza
Uno di questi è il cosiddetto periodo di carenza, ovvero quella finestra temporale che dura mediamente 6 mesi e che decorre dal momento della stipula del contratto, in cui la compagnia non garantisce alcuna copertura assicurativa.
Se per caso l’assicurato rimane vittima di un evento inatteso durante il periodo di carenza, la compagnia non elargisce il capitale contrattualmente pattuito.
Questo succede quando l’assicurato sceglie di non sottoporsi ad una visita medica in fase di stipula della polizza.
A questo aggiungiamo anche che se entro i primi 5 anni il decesso dell’assicurato avviene a causa della contrazione dell’AIDS il capitale assicurato non verrà elargito.
L’età massima per la stipula
Un’altra clausola a cui prestare molta attenzione è l’età massima per poter stipulare una assicurazione sulla vita.
Mediamente le compagnie mettono un tetto massimo intorno ai 65-70 anni, anche se si possono trovare delle soluzioni contrattuali anche per chi ha già superato questa soglia anagrafica.
In questo caso la cosa migliore da fare è rivolgersi ad un professionista assicurativo per trovare la soluzione più adatta.
Le esclusioni
Infine bisogna tenere in considerazione anche le esclusioni, ovvero le casistiche specifiche che non fanno scattare l’indennizzo di capitale.
Tra queste troviamo sicuramente il caso relativo al suicidio o la premorienza derivante dalla pratica di sport estremi.
Lo stesso destino è dedicato anche ad alcune attività professionali rischiose che tendono ad essere escluse dalle possibilità di risarcimento.
Per evitare spiacevoli sorprese ricordati di leggere e verificare l’elenco completo delle esclusioni all’interno della nota informativa, prima di firmare la polizza.
Come scegliere la migliore assicurazione sulla vita Temporanea Caso Morte
Per capire come scegliere la migliore assicurazione sulla vita temporanea caso morte bisogna entrare nel merito della singola situazione e stilare un contratto su misura che prenda in considerazione tutti i bisogni del caso.
Ognuno di noi ha una diversa composizione del nucleo familiare, oltre a differenti condizioni di salute, età anagrafica e stile di vita.
Per poter ottenere la migliore copertura assicurativa che protegga dalle conseguenze economiche di un evento inatteso bisogna sedersi ad un tavolo con un professionista del settore che sappia costruire la soluzione adatta alle singole esigenze particolari.
In questo modo si evita di fare errori dati da clausole non considerate o di perdere di vista alcuni aspetti importanti e utili nel momento del bisogno.
Anche perché, se si dovesse presentare l’evento inatteso della premorienza, l’ultima cosa di cui ci si vuole preoccupare sono le conseguenze economiche che possono portare della tensione finanziaria al nucleo familiare che deve già sostenere il peso emotivo della perdita della persona cara.
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